Mondo 50cc - Per la salvaguardia del tubone e dei tubonari

Storia della Ghiaroni

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view post Posted on 28/5/2023, 11:56
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Nei mesi scorsi, a seguito della visione – con conseguente infatuazione – di un Ghiaroni Brooklyn un po' malridotto, mi sono dedicato alla ricerca di informazioni su questo tubone. Grazie alla documentazione presente sul nostro forum e ad altre risorse presenti sul Web, cercando di collocare cronologicamente il modello da me visionato fra i suoi predecessori e i suoi successori, mi ero accorto che il materiale via via acquisito poteva essere usato per tratteggiare a grandi linee una piccola storia della produzione ciclomotori della Ciclotecnica Ghiaroni di Vignola. Ma siccome il pressapoco proprio non mi piace, ho deciso di approfondire la questione e documentarmi in maniera più accurata per scrivere una vera e propria storia della Ghiaroni, un po' sulla falsariga della storia della Negrini, che vi invito a leggere in questa bella discussione aperta da Davide MT53.

È stata una ricerca lunga, a tratti faticosa, basata – purtroppo – solamente su materiale documentario recuperato dalle riviste dell'epoca. Dico purtroppo perché Ghiaroni è tuttora attiva sul mercato come produttrice di biciclette (ed è bello sapere che alcune di queste storiche vecchie aziende esistono ancora, mostrando una capacità di innovazione e di stare al passo con i tempi non comuni), ma, nonostante le mie insistite richieste, non ho mai (almeno per il momento) avuto la possibilità di confrontarmi direttamente con loro riguardo alla produzione ciclomotoristica. Spero che un domani qualcuno in Ghiaroni leggerà questa storia e, magari, deciderà di contribuire consegnando materiale documentario o semplicemente fugando qualche dubbio o confermando delle ipotesi. Ciononostante sono abbastanza soddisfatto di quello che ne è venuto fuori e sono felice di condividere con voi il frutto delle mie ricerche e delle mie riflessioni.

Vista la lunghezza della ricerca, per motivi di leggibilità essa verrà suddivisa in vari post consequenziali, ognuno riguardante una parte dell'indagine o una sezione della storia della Ghiaroni, in modo tale che si possa sia leggere tutta la storia per intero, sia, per così dire, a puntate. A ciascuna sezione/post potrete inoltre accedere cliccando sui relativi link qui di seguito che vanno a formare una sorta di indice della ricerca.

Indice:
1) Brevi storie della Ghiaroni: l'Enciclopedia della moto e le altre risorse del Web
2) La produzione pre-Brooklyn: dal 1969 al 1977
3) La produzione post-Brooklyn: dal 1978 al 1981
4) La produzione post-Brooklyn: dal 1982 al 1985
5) La produzione post-Brooklyn: dal 1986 al 1992
6) La questione delle omologazioni

Infine, prima di cominciare vorrei ringraziare Elio sambe., gli altri membri dello staff del nostro forum e Franco Francone69 per l'aiuto e i consigli ricevuti, ma soprattutto, Paolo FIFTYMANIA per le preziose informazioni che mi ha fornito, per le brillanti soluzioni interpretative che mi ha proposto e per le piacevoli chiacchierate fatte insieme.

Edited by Löwenheim - 28/5/2023, 14:15
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:01
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1) Brevi storie della Ghiaroni: l'Enciclopedia della moto e le altre risorse del Web

Iniziamo con una breve storia della Ghiaroni, tratta dall'Enciclopedia della moto: modelli, gare, marche, manutenzione, edita in dieci volumi da De Agostini presso la casa editrice di Novara fra il 1986 e il 1989. Nel sesto volume, a pagina 1220, troviamo quanto segue:

ghiaroni-vol-6-p-1220

Le informazioni qui riportate sono praticamente le stesse che si possono trovare su questo sito spagnolo (che riporta pure, come foto esemplificative, il vecchio Brooklyn di Francone69 passato poi nella mani di FIFTYMANIA) e su questa pagina Wikipedia olandese la quale, a differenza della risorsa spagnola, riporta almeno una fonte: S. Ewald, G. Murrer, Enzyklopädie des Motorrads. Marken – Modelle – Technik, Augsburg, Bechtermünz Verlag, 1999.
Inizialmente ero un po' scettico riguardo alla bontà delle informazioni sopra riportate, per tutta una serie di ragioni delle quali le principali sono le seguenti:
a) la modalità con cui viene trattata la questione è, di fatto, un po' superficiale: ci sono poche e confuse informazioni e già la data di fondazione riportata non coincide con quella dichiarata dalla stessa Ghiaroni nel proprio sito ufficiale (1964);
b) vengono menzionati tre modelli del Brooklyn, due dei quali sono il Line e il Camel. Siete curiosi di sapere di che modelli si parla? Beh, eccoveli qua!

Brooklyn-Line-1986

Brooklyn-Camel-1986

Domanda retorica: è corretto catalogare i modelli dei motorini sulla base della differente dotazione della sella?
b) sono quasi certo che l'enciclopedia tedesca sia una scopiazzatura di quella italiana e quindi non ci si può nemmeno rifare al fatto di avere più fonti concordi che riportano le medesime informazioni.

Ho deciso quindi di fare delle indagini più approfondite, sfruttando la possibilità di poter consultare le principali riviste di motociclismo dell'epoca (fra le quali anche tutti i fascicoli di Motociclismo, a partire dal primo del 1914), conservate alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (unica biblioteca nazionale in Italia insieme a quella di Roma). Ovviamente, anche questa mia ricerca avrà carattere di parzialità, basandosi solamente su due riviste del settore, vale a dire Motociclismo e La Moto, ma la storia della produzione ciclomotoristica della Ghiaroni che ne emerge sarà sicuramente più approfondita e accurata di quella contenuta nell'Enciclopedia della moto, anche se gran parte delle informazioni lì riportate ha trovato infine conferma.

Distinguiamo innanzitutto due fasi della produzione di ciclomotori della Ghiaroni, ossia una produzione pre-Brooklyn – relativa agli anni 1969-1977 – e una produzione post-Brooklyn – dal 1978 in poi. Come vedremo, il 1978 è in effetti un'annata spartiacque.

Edited by Löwenheim - 28/5/2023, 13:18
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:03
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2) La produzione pre-Brooklyn: dal 1969 al 1977

Il listino del nuovo di Motociclismo comincia a menzionare la produzione Ghiaroni solo a partire dal fascicolo di novembre del 1976:

listino-ghiaroni-novembre-76

Come vedete, i ciclomotori riportati sono esattamente quelli che, nella storia dell'Enciclopedia della moto, vengono menzionati come i modelli di base della produzione degli anni Settanta ed è più che plausibile che la loro comparsa sia anteriore al 1976. Per questo motivo, ritengo che le informazioni dell'Enciclopedia della moto riguardo a questa prima fase di produzione della Ghiaroni siano corrette.
Stando al listino, abbiamo quindi due ciclomotori con cambio automatico, il New Deal

Ghiaroni-New-Deal
(1981)

e il Dream

dream-almanacco-la-moto-1982

Questa immagine del Dream, recuperata dall'Almanacco della rivista La Moto del 1982 (l'analogo del numero speciale di Motociclismo “Tutte le moto del mondo”), riporta come nome del ciclomotore “Dream Star”. Questo è un errore: come vedremo, è solamente dopo il 1981 che il Dream verrà modificato in Dream Star, acquisendo, fra l'altro, delle ruote da 16'' anziché queste piccine da 10''. Nel 1981, infatti, il Dream, o meglio, il Dream Star avrà queste sembianze:

dream-1984
(1981)

Infine, c'è un terzo misterioso ciclomotore chiamato Surprise...

Per molto tempo non sono riuscito a trovare alcuna documentazione riguardo a questo motorino e vedevo in questo fatto uno dei limiti della mia ricerca. Quando ormai non ci speravo più e questa storia era pressoché pronta per essere postata, ecco che qualcosa è saltato fuori...
La documentazione trovata ha confermato tutte le ipotesi che avevo fatto su questo ciclomotore. Vista la difficoltà e il poco tempo per stravolgere questa ricerca andando ad aggiungere questo nuovo materiale, ho deciso di lasciare il tutto allo stato in cui si trovava, con le ipotesi e le congetture che avevo fatto su questo motorino. Solamente alla fine della storia, posterò l'immagine di questo misterioso ciclomotore, così da non rovinare l'effetto

ghiaroni-sorpresa


Nel corso della trattazione ritorneremo quindi più volte sul Ghiaroni Sorpresa, formulando ipotesi sulla base dei pochi dati certi disponibili. Vediamo di cominciare a raccoglierne qualcuno...

Quello che segue è il primo rigo della tabella del listino di Motociclimo che ci indica come leggere i dati riguardanti le moto in vendita.

legenda-listino-motociclismo

Dal listino emerge quindi che il Surprise adotta un motore a due tempi, a quattro rapporti, con alesaggio e corsa di 39x41 per un totale di 49cc di cilindrata; pesa 58kg e avrebbe pneumatici anteriori e posteriori rispettivamente di 3,25x16 e 2,50x17.
Va subito detto che il listino di Motociclimo non è un trattato scientifico: oltre a essere ricco di refusi, risulta molto approssimativo. Di sicuro non sarà stata tutta colpa dei redattori del giornale, anzi: sono convinto che i primi a fornire dati approssimativi sui modelli di ciclomotore siano state le stesse case costruttrici e che i redattori della rivista si siano limitati a riportare ciò che ricevevano. È infatti chiaro che l'ordine dei dati sugli pneumatici vada invertito e che la corsa sia stata, con ogni probabilità, approssimata per difetto. Ad ogni modo, vista la collaborazione della Ghiaroni con la Franco Morini Motori e visto che altri modelli a telaio tubolare non erano nuovi in Ghiaroni, è molto probabile questo Surprise sia a tutti gli effetti un tubone e che fosse equipaggiato con un motore Franco Morini 4M. Il peso del motorino, in linea con quello dei tuboni in generale, rafforzerebbe tale ipotesi.

Stando ai listini, il modello Dream rimane costante per tutta la prima fase di produzione. Per chi fosse interessato, su internet si potrebbe trovare, comprandola, la scheda di omologazione di questo modello (omologazione OM16676) e recuperare altra documentazione su questo ciclomotore.
Diversa è invece la questione per quanto riguarda il New Deal. Infatti, verranno subito commercializzate versioni differenti di questo motorino e già nel giugno del 1977 i nuovi modelli P/2 e C/2 vanno ad affiancare il modello base.

listino-ghiaroni-giugno-77

Vi confido che non ho la minima idea di cosa possano significare quelle sigle. Posso solamente provare a formulare qualche ipotesi.
Come vedremo, sul listino del 1984, i modelli del New Deal riportano come sigle 2/M e PD. Queste ultime si lascino forse sciogliere con più facilità: starebbero ad indicare rispettivamente 2 Marce e Presa Diretta. Se così fosse, allora le sigle iniziali potrebbero essere le seguenti:
“C/2” starebbe per “Cambio a due rapporti”;
“P/2” starebbe invece per “Presa diretta seconda versione”.
Sempre rimanendo nel campo dell'ipotetico, il New Deal C/2 potrebbe essere stato equipaggiato con il motore Morini Franco M0.2 CÓNVERT con cambio automatico a due velocità; mentre i due modelli a presa diretta il New Deal e il New Deal P/2 potrebbero essere stati equipaggiati con i motori Morini Franco M0.K (G) e M1.K.
Qualcosa però non torna...
Gli esperti di questi motori avranno già storto il naso: il motore M1, come sappiamo, è dotato di un piccolo pacco lamellare sul cilindro e la sua comparsa è sicuramente posteriore al 1981. Ne segue che l'ipotesi sopra avanzata non regge.
Proviamo a riformularla: “P/2” potrebbe stare per “Pedali(!!!) seconda versione”. In effetti, questa ipotesi è più plausibile. Il New Deal P/2 potrebbe essere stato quindi equipaggiato con il motore M0.1 GYROMAT, la versione a pedali del motore montato sul New Deal base.

Quel che è certo è che questa versione del 1978 è equipaggiata con il motore M0.K. Infatti, tenendo conto che quest'ultimo motore è la versione a kick starter del motore M0.1 'Gyromat' a pedali, confrontando l'esploso noterete anche il marmittino in dotazione montato (ricambio numero 117).
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:07
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3) La produzione post-Brooklyn: dal 1978 al 1981

Nel novembre 1977 la Ciclotecnica Ghiaroni partecipa alla 45esima Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori, esponendo la propria merce nel padiglione 17 allo stand 51, accanto a Milani Ciclomotori (52) e di fronte ad Aprilia (13). È in questa occasione che Ghiaroni presentò i nuovi ciclomotori che compaiono poi nel listino di Motociclismo nel fascicolo di gennaio del 1978.

listino-ghiaroni-gennaio-1978

Come vedete, il 1978 non soltanto è l'anno di prima commercializzazione del Brooklyn, ma anche quello in cui Ghiaroni commercializzò i propri ciclomotori destinati al pubblico dei più piccini. Sul finire degli anni Settanta, infatti, vi fu una vera e propria esplosione dei cosiddetti modelli “mini-bimbo”: tutte le principali case motociclistiche italiane cominciarono a produrre delle vere e proprie moto in miniatura per accontentare anche i bambini (per lo più stranieri, visto che l'80% della produzione era destinata all'esportazione, come si può leggere nell'articolo in questa discussione) e il Salone di Milano del '78 fu sicuramente lo spazio più appropriato per pubblicizzare anche agli stranieri questi graziosissimi piccoli ciclomotori.
Purtroppo non abbiamo documentazione sui modelli Bimbo TNT e Bip (che rimarranno i prodotti di punta della produzione mini-bimbo della Ghiaroni) di questo anno, ma abbiamo una foto del Klyn. Eccola qua di seguito.

ghiaroni-klyn-1978
(1978)

Come accennato poc'anzi, il Brooklyn fa la sua prima comparsa. Con il 1978 inizia la fase di produzione che abbiamo nominato post-Brooklyn: la produzione della Ghiaroni si stabilizza, non verranno più prodotti nuovi modelli e si concentra su quello che sarà il ciclomotore di punta della casa, il nostro amato tubone...
Una considerazione en passant: non sembra anche a voi che il buon vecchio Efrem avesse una sorta di fascinazione per il mondo a stelle e strisce? L'American Dream, il New Deal di Roosevelt, il quartiere Brooklyn di New York?

Continuiamo con la nostra storia. La produzione della Ghiaroni rimane invariata per altri due anni. Questi infatti i listini di gennaio 1979 e 1980.

listino-ghiaroni-01-1979

listino-ghiaroni-01-1980

Come potete vedere, i modelli della casa sono pressoché gli stessi di quelli del 1978. Vi sono ovviamente differenze per quanto riguarda il prezzo di vendita (che segue le famigerate leggi del mercato), ma nient'altro di rilevante. I più attenti avranno forse però notato tre particolari:
a) dal 1978 al 1979 il modello Bimbo TNT acquisisce un propulsore a quattro rapporti e subisce una modifica nelle ruote;
b) dal 1979 al 1980 il modello Bip acquisisce un “Bip” in più, diventando il Bip Bip e aumentando di più di 100.000 Lire;
c) nel listino di Motociclismo, la voce “N. Cilindri” va a sostituire quella di “Corsa e Alessaggio”.

Presuppongo che il modello del Brooklyn del 1978 rimanga invariato rispetto alla versione del 1979, che riportiamo di seguito

jpg
(1979)

Se confrontate la foto precedente con questa di un Brooklyn del 1980,

XOGHBJZ
(1980)

noterete le seguenti differenze:
1) il modello del 1979 presenta un doppio carter paracatena, quello sul lato destro ovviamente utilizzato a soli fini estetici;
2) il modello del 1979, sul parafango anteriore, ha le staffe di aggancio in metallo;
3) il modello del 1979 ha un manubrio cromato più lungo e, in ogni caso, differente rispetto a quello del modello del 1980;
4) il modello del 1980 va ad aggiungere, alla staffa del telaietto posteriore dove si agganciano gli ammortizzatori, una seconda staffa (che lascia scoperti tre fori) saldata in prossimità della coda.

Nel 1981, invece, come anticipato in precedenza, Ghiaroni cambia il modello Dream che diventa Dream Star: non è solo un cambio fittizio che passa per il nome, le ruote passano da 3,00x10 a 2,25x16 (il che presuppone, come abbiamo visto sopra in foto, anche qualche modifica del telaio); inoltre cessa la produzione del modello mini-bimbo Klyn. Questo il listino di febbraio 1981:

listino-Ghiaroni-02-1981

Rispetto all'annata precedente, pare che il Brooklyn non subisca variazioni. Qui di seguito lo vediamo nella sua splendida livrea nera.

brooklyn-1981
(1981)

Prima di continuare, fermiamoci un secondo e ritorniamo sul confronto Surprise-Brooklyn. Noterete che, a partire dal 1978 fino ad arrivare al 1981, la differenza di prezzo fra i due modelli si è notevolmente assottigliata, fino a raggiungere la cifra di 50.000 Lire. Ora, ci sono due possibili spiegazioni per questo fenomeno:
1) i due ciclomotori sono rimasti invariati, pertanto, scemato un po' il fattore novità per l'arrivo del nuovo modello, si è deciso di ridurre via via il gap economico fra i due, puntando a una più equa distribuzione delle vendite;
2) il modello Surprise ha subito nel tempo un parziale re-styling, adottando nuovi accessori già presenti nella dotazione di base del Brooklyn e per questo motivo i prezzi dei due ciclomotori si sono avvicinati.
Se dovessi scegliere, propenderei più per la seconda ipotesi. Ciò significherebbe che, ad esempio, il Surprise potrebbe essere stato accessoriato con nuove e più moderne sospensioni. Inoltre, la cifra di 50.000 Lire potrebbe corrispondere ad una differente dotazione per quanto riguarda l'impianto frenante. E suppergiù, nel 1981, la differenza di prezzo fra un tubone base con freno a tamburo e un tubone special con freno a disco è all'incirca proprio di quella cifra.

Ricordandoci di rimanere nello smosso terreno delle ipotesi e delle congetture, possiamo porci la seguente domanda: nel 1981 la differenza fra il Surprise e il Brooklyn stava proprio nel tamburo del primo e nel disco del secondo?

A questa domanda, si sarebbe già potuto parzialmente rispondere consultando il listino del nuovo della rivista La Moto del 1977. Quando me ne accorsi, saltai di gioia vedendo parte delle mie ipotesi confermate: il Surprise, a differenza del Brooklyn, aveva il freno a tamburo anche sull'anteriore. Di seguito il listino di gennaio del 1978 di La Moto, tratto dall'articolo riguardante il Salone di Milano, che ci conferma l'ipotesi e la presentazione del Brooklyn in tale occasione.

ghiaroni-milano-1977-la-moto-01-1978

Prima di concludere questo post, voglio fare una considerazione e far notare una cosa curiosa.

La considerazione: come avete visto, nel tracciare la storia della Ghiaroni ho usato solamente i listini del nuovo di Motociclismo; questo perché mi è parso che i listini di Motociclismo fossero più aggiornati e pronti a cogliere le novità rispetto a quelli di La Moto (ad esempio, fino al 1982 non c'è traccia su questi ultimi dei modelli mini-bimbo della Ghiaroni, ma sappiamo con certezza che Ghiaroni, già al Salone di Milano del 1977, aveva cominciato ad assemblarne qualcuno). Ciò posto, qualora ce ne fosse bisogno, aggiungerò ovviamente anche i listini di La Moto.

La curiosità: pare che "Vai Motor" facesse effettivamente parte del nome originario della Ghiaroni: Ghiaroni Vai Motor. Questa per me è stata una novità.
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:10
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4) La produzione post-Brooklyn: dal 1982 al 1985

Proseguiamo con la nostra ricerca. Sempre nel 1981, a novembre, si tenne la 47esima edizione dell'EICMA a cui partecipò anche la Ciclotecnica Ghiaroni. Nel fascicolo di dicembre di Motociclismo 1981, nella sezione dedicata alle novità leggiamo quanto segue

brooklyn-12-1981

Sempre nello stesso fascicolo, si trova inoltre la seguente pubblicità

ghiaroni-nuovo-12-1981

che certifica la presentazione del nuovo modello del Brooklyn al Salone di Milano. Come avvenne nel 1977, ritengo che il nuovo modello fosse già a listino nel gennaio del 1982. Ora, non ricordo se la Biblioteca Nazionale non disponesse del fascicolo di gennaio oppure se su quel fascicolo Motociclismo non pubblicò il listino del nuovo. Rimane il fatto che a marzo 1982 il nuovo ciclomotore della Ghiaroni è a listino:

listino-ghiaroni-03-1982

La serie Brooklyn del 1982 rispetto alla serie precedente presenta le seguenti modifiche:
1) telaio modificato nella zona di attacco superiore degli ammortizzatori posteriori: la staffa e controstaffa presenti nel modello precedente lasciano il posto ad una piastra saldata al telaietto posteriore che presenta i classici tre fori di diverse dimensioni;
2) soffietti di protezione in gomma per la forcella anteriore idraulica;
3) ammortizzatori a gas Imca 530.

Qui lo vediamo in una foto più grande, estratta dallo Speciale di Motociclismo “Tutte le moto del mondo” del 1982, in cui viene presentato come “Ghiaroni Brooklin [sic!] 4M SL 82”.

brooklyn-1982
(1982)

Notate infine che questo nuovo modello sostituisce nel listino il Surprise, che pare cessi definitivamente di essere prodotto, e che il modello TNT Bimbo ritorna al motore automatico e la ruota posteriore prende le dimensioni di quella anteriore. Di questo modello del 1982 abbiamo pure una foto, tratta dall'Almanacco di La Moto del 1984.

foto-ghiaroni-tnt-1982

ghiaroni-tnt-almanacco-la-moto-1984


L'unica variazione degna di nota del modello Brooklyn del 1983 rispetto a quello dell'anno precedente (anche se è quasi certo vi sia stata una sovrapposizione dei due modelli nel corso del 1982) è la seguente: il telaio viene modificato nella zona della culla per poter alloggiare il motore Franco Morini T4 (attacchi da 60mm rispetto ai 32mm dell'UC4).
Sullo speciale “Tutte le moto del mondo” del 1983 si trova questa fotografia, la quale presenta un ciclomotore in tutto e per tutto identico a quello del 1982, salvo per alcuni accessori come frecce e marmitta e quanto sopra detto.

brooklyn-1983
(1983)

Riporto di seguito anche parte della scheda Ghiaroni tratta dall'Almanacco di La Moto 1985 per le interessanti specifiche tecniche riportate.

ghiaroni1-almanacco-la-moto-1984-85

Il listino di gennaio 1983 viene aggiornato con il cambiamento di annata.
listino-ghiarono-gennaio-83

Pare inoltre che cessi la produzione delle due variante del New Deal. Ho scritto “pare”, perché, come vedremo, nel 1984 questi saranno nuovamente a listino. Inoltre, il listino di La Moto contempla le varianti.

listino-ghiaroni-01-1983-la-moto

Ho già detto che i listini non sono affidabilissimi e quindi è molto probabile che il fatto che il Brooklyn SL 82 non abbia a listino il disco all'anteriore sia solo un refuso. Rimane interessante la specificazione della dotazione supplementare di frecce, contakilometri e contagiri del Brooklyn SL 83 rispetto all'altra versione che giustificherebbe la differenza di prezzo.

Come sapete o avrete capito, il Salone di Milano, almeno in quel periodo, si teneva ogni due anni e il 1983 è effettivamente l'anno della 48esima edizione. Ora, non sappiamo se Ghiaroni partecipò o meno (presuppongo di sì), ma il momento del rinnovo biennale del Brooklyn era arrivato. Infatti, nel fascicolo di novembre di Motociclismo 1983, nel notiziario si legge quanto segue

brooklin-84-11-1983

Il modello in foto è chiaramente quello della foto del 1982. Inoltre, le specifiche tecniche riportate nel trafiletto (tra cui, la più indicative, quella relativa agli ammortizzatori (Imca) ad azoto e agli indicatori di direzione), fanno pensare che questo sia in effetti il nuovo modello...
Si potrebbe pensare che Ghiaroni abbia voluto ri-pubblicizzare il proprio ciclomotore, forse non soddisfatto dei numeri delle vendite, ritenendo quindi l'articolo su Motociclismo pienamente attendibile. Oppure, conoscendo noi a posteriori i modelli proposti dalla casa, potremmo ritenere l'articolo non attendibile e considerare il nuovo modello quello che effettivamente uscì nel 1984 e che vedremo più sotto.
Propenderei più per questa seconda ipotesi, anche considerando che, a partire da questa annata, Motociclismo risulta piuttosto confuso e non si riesce bene a capire cosa succeda in casa Ghiaroni. Ad esempio, la pagina di Ghiaroni sullo speciale “Tutte le moto del mondo” del 1984 non è nemmeno presente, mentre su quello del 1985 viene presentato soltanto il Brooklyn del 1983 e così anche nell'Almanacco di La Moto. Riporto comunque per completezza i listini rilevanti e lascio a voi le considerazioni.

Gennaio 1984:
listino-ghiaroni-01-1984

Febbrio 1984:
listino-ghiaroni-02-1984

Luglio 1984 e gennaio 1985:
listino-ghiaroni-07-1984

Con l'agosto del 1984 entrambi i listini delle due riviste cominciano a convergere. Questo il listino di La Moto, valido per tutto il 1985 e per parte del 1986.

listino-ghiaroni-la-moto-05-1985-86

Possiamo ora dare un'occhiata a questa bella fotografia di un Brooklyn con targa d'oro ASI del 1985, battezzato modello del 1984 sul nostro forum, coerentemente con i listini in nostro possesso.

Ghiaroni_Brooklyn_1984_T4
(1984/5)

Notate come è stato messo in posa il Brooklyn in questione: la foto è stata scattata proprio nel parcheggio del negozio della Ghiaroni, come si evince dal cartello in alto a destra. (Inoltre, notate che il carter copricatena di questo modello dovrebbe essere cronologicamente posteriore a quello con il triangolo finale in dotazione su tutti i modelli Ghiaroni, in quanto il primo si trova tuttora come giacenza di magazzino nella fabbrica Ghiaroni.)

Prima di proseguire, fermiamoci un secondo per sciogliere altre sigle. Abbiamo infatti visto sui listini le sigle “SL” e “N” relativi ai due modelli del Brooklyn. Inizialmente, forse tratto in inganno dall'articolo sul Notiziario del novembre 1983 e dalla rilevanza data alle questione del sellino, ho pensato che “SL” stesse per “Sellone Lungo” mentre “N” per “Normale”. Ora, se così fosse, non vedo perché non preferire la sigla “SN” - “Sella normale”, ma, cosa più importante, non si capirebbe come lo scegliere la sella lunga comportasse una spesa di ben 100.000 Lire in più!
La teoria della sella fa acqua da tutte le parti...
Poi, pensandoci un attimo, mi sono reso conto che la questione è veramente banale. Fatto comune a molte case produttrici di ciclomotori è che vi erano versioni più o meno accessoriate di uno stesso modello, le cosiddette versioni lusso e versioni base! Beh, mi pare chiaro che “SL” non possa che stare per “Serie Lusso” e “N” per “Normale”. Ciò credo che troverà ulteriore conferma quando, nel 1987, alla serie “SL” del Brooklyn verrà affiancata la serie “XL” che, a questo punto, dovrebbe significare “eXtra Lusso”. Ma a tutto questo arriveremo tra poco. Ciò posto, la differenza fra i due modelli proprio non saprei indicarla: 100.000 Lire di differenza potrebbero riferirsi ad una dotazione di forcelle anteriori con disco (e a eventuali accessori elettrici a cruscotto), ma pare che il Brooklyn, sino dalla sua prima uscita, già avesse tale dotazione.
Vista la crisi del ciclomotore e i prezzi in rialzo di quegli anni, credo che tale differenza di prezzo possa consistere nella dotazione di frecce, contakilometri e contagiri supplementari, in coerenza con le specificazioni del listini di La Moto visti in precedenza.
 
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5) La produzione post-Brooklyn: dal 1986 al 1992

Proseguiamo con l'elenco annuale dei listini. Con il 1986, cessa la produzione dei modelli mini-bimbo e del modello Dream. A listino, rimangono solamente i tuboni di casa Ghiaroni.

Gennaio 1986:
listino-ghiaroni-01-1986

Sul finire dell'anno, anche il modello di base viene abbandonato e il listino di Motociclismo aggiorna l'anno della serie. (Si noti che questo aggiornamento esce dalla logica dell'aggiornamento a cadenza biennale in concomitanza con il Salone di Milano. Come interpretare questo fatto, ovvero se sia un aggiornamento richiesto da Ghiaroni o un aggiornamento dovuto a un nuovo editore più puntiglioso della rivista, proprio non lo so.)

Novembre 1986:
listino-ghiaroni-11-1986

Dicembre 1986 e gennaio 1987:
listino-ghiaroni-12-1986

Siamo nel periodo del pieno declino, le vendite dei ciclomotori sono in caduta libera dal 1980 e il 1987 è effettivamente l'annus horribilis dei ciclomotori: come leggiamo in questa discussione, in quell'anno si raggiunge il punto più basso con sole 390.000 nuove immatricolazioni registrate.

Come accennato in precedenza, nel luglio del 1987 viene commercializzata la nuova versione XL del Brooklyn,

listino-ghiaroni-07-1987

la quale rimarrà poi la sola a listino, assieme alla versione a due marce del New Deal, nel l'agosto nel 1988.

listino-ghiaroni-08-1988

I listini della rivista La Moto convergono con quelli sopra postati. Quelli di seguito i listini rispettivamente del novembre del 1987 e del 1988.

listino-ghiaroni-la-moto-11-87

listino-ghiaroni-11-1988

Di seguito il Brooklyn SL 50 come raffigurato nel numero speciale “Tutte le moto del mondo” di Motociclismo 1987.

brooklyn-1987
(1987)

Ovviamente, questa fotografia è la stessa utilizzata per il Brooklyn SL del 1985 (che inoltre sembra in effetti essere lo stesso modello del 1984) così come è catalogato nel nostro forum (a mio parere, la scheda dovrebbe essere modificata cambiando l'anno a 1986). Inoltre questa stessa fotografia verrà poi utilizzata, nello speciale del 1990 (e, con ogni probabilità, anche in quello del 1989), per rappresentare anche la versione Brooklyn XL 50.

ghiaroni-1989-1990

Come interpretare tale fatto rimane un mistero: si tratta di una “leggerezza” commessa dai redattori di Motociclismo oppure i modelli in questione, come sospetto, sono in fondo lo stesso?
A conferma di questa ipotesi vi sarebbero i listini di La Moto di quegli anni che abbiamo postato poco sopra: lì viene infatti mantenuta la data del 1986 anche nei listini successivi.

Il listino Ghiaroni rimane inalterato per più di un anno e verrà infine aggiornato per un'ultima volta nel novembre del 1989, come emerge dal listino di ottobre 1990.

Gennaio 1990
listino-ghiaroni-01-1990

Ottobre 1990
listino-ghiaroni-10-1990

Analoga situazione per i listini di La Moto. Questo è l'ultimo aggiornamento che ho trovato, datato maggio 1989.

listino-ghiaroni-la-moto-05-1989

Su Motociclismo il listino della casa continuerà a venire pubblicato fino a dicembre 1991, sempre con la precisazione che l'ultimo aggiornamento rimane quello effettuato nel novembre del 1989. Nel primo fascicolo dell'anno 1992, il listino della casa di Vignola non è più presente.
Questo non significa che Ghiaroni non abbia più venduto ciclomotori dopo il triennio 1989-1991, ma è molto probabile che la produzione stessa di nuovi ciclomotori si sia arrestata in quel periodo e che, in quegli anni, Ghiaroni si sia limitato a vendere le rimanenze di magazzino (senza peraltro riuscirci, come vedremo in seguito).
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:16
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6) La questione delle omologazioni

È interessante notare che il sito spagnolo nominato all'inizio di questa ricerca riporta in nota ciò che segue:
CITAZIONE
I modelli della serie Brooklyn erano molto simili agli "Harvard" di NEGRINI.

E questo non sorprende affatto, sapendo che Ghiaroni comprava i telai direttamente dalla Negrini!
Grazie al nostro forum, è stato appurato come la Negrini abbia commercializzato modelli con cinque telai differenti censiti con la stessa omologazione e almeno due motori, di cui il 4M/R in 3 versioni (cfr. https://mondo50cc.forumfree.it/?t=71237815). Se due più due fa quattro, allora un qualche caos omologativo dovrebbe, per analogia, esistere anche per Ghiaroni. Beh, anche se non ai livelli di Negrini, pare proprio che questo sia il caso.

Ora, sappiamo che esiste per il Brooklyn l'omologazione OM52286 del 02/04/1987 che censirebbe su carta il modello che, sul libretto e sul telaio, ha sigla B-2. Il modello a cui si sta facendo riferimento è quello che a listino appare sotto il nome di Brooklyn XL. Infatti, siamo sicuri che il Brooklyn nella foto di seguito,

mi6NJCA

che fa parte della collezione del nostro FIFTYMANIA, riporta tale omologazione ed è immatricolato 30 dicembre 1988.
È inoltre confermato che anche il telaio che appartiene a sambe. e che vediamo in questa discussione ha la medesima omologazione. Non solo: anche il telaio di Elio, acquistato come fondo di magazzino direttamente da Ghiaroni qualche anno fa, riporta come data di immatricolazione il 30 dicembre 1988 e la distanza numerica tra il telaio di Paolo e quello di Elio è di meno di dieci unità! Torneremo più tardi su questa questione, ma, come accennato sopra, possiamo quantomeno avere la certezza che Ghiaroni non riuscì a smaltire le proprie scorte.

Le foto che seguono ritraggono invece un Brooklyn del 1987.

Brooklyn-1987Brooklyn-1987-2

Si può notare che il telaio di Elio del 1988 ha qualche differenza: per esempio ha un triangolo al posto delle tre strisce parallele sulle piastre laterali del telaio. Ciononostante, la dotazione ciclistica e meccanica dei due modelli è la medesima e potremmo azzardare che anche il modello precedente possa essere un modello XL con la stessa omologazione.

Ora, a parte alcuni dettagli come gli ammortizzatori posteriori e il carter copricatena, mi pare che questo modello sia del tutto identico al modello del 1984/1985 presente sul nostro forum targato ASI e che abbiamo presentato sopra.
Qualcosa non torna: se fossero modelli identici, il secondo non potrebbe avere un'omologazione cronologicamente posteriore alla sua data di immatricolazione. È inoltre opportuno interrogarsi sulla sigla B-2. La B immagino stia per Brooklyn e si potrebbe quindi tentare di interpretarla come “Brooklyn – secondo”. Ora, se esiste un B-2, dovrebbe esistere, per logica, anche un B-1, oppure al massimo solo un B. E infatti così è: l'omologazione OL80078BO del 09/07/1980 censisce su carta il tipo B. Di quale modello si tratta? Il Brooklyn del 1984 ha questa omologazione?

La risposta, a mio avviso, è sì, ma a rigore dovrebbe essere no!
Infatti, grazie a FIFTYMANIA, possiamo associare alla sigla B proprio il Brooklyn del 1980 presente sul nostro forum e presentato sopra. Ora, questo modello è motorizzato con un Franco Morini UC4 e, il cambiamento di motore, come emerge da questa discussione, comporta necessariamente una nuova omologazione. Pertanto, i Brooklyn posteriori al 1982 che adottato il motore Franco Morini T4 avrebbero dovuto avere una omologazione differente. Ma, visto che dopo il numero 1 viene il numero 2 (e non credo che Ghiaroni abbia fatto uso di numeri razionali per le sigle dei modelli e le omologazioni), ritengo che anche i modelli anteriori al 1987 venissero siglati con la lettera B e omologati con la stessa omologazione del 1980!
È quindi possibile che Ghiaroni abbia usato la stessa omologazione per censire due ciclomotori necessariamente differenti per legge, vale a dire il Brooklyn con motore UC4 e il Brooklyn con motore T4, e per censire almeno tre ciclomotori considerati differenti da listino e dalla stessa casa produttrice, ossia il Brooklyn del 1980, il Brooklyn del 1983 e il Brooklyn del 1984.

Bene, ma non benissimo, fin qui. Ma i Brooklyn anteriori al luglio del 1980? Se, come dovrebbe essere normale, la sigla B è la prima che inaugura la serie del Brooklyn, che sigla hanno?
Al momento in cui si scrive, è in vendita su Facebook Marketplace questo Ghiaroni del 1979,

Brooklyn-1979

quindi uno dei primi modelli con attacchi stretti per UC4 e telaietto posteriore vecchio (ma già con doppia staffa). Contattato il venditore, quest'ultimo mi ha detto che questo Ghiaroni presenta sul cannotto di sterzo la sigla GES. Abbiamo quindi un Ghiaroni Efrem modello S.

Domandiamoci a questo punto che parola stia dietro alla lettera “S”. A rigor di logica, è molto probabile che S stia per Surprise: come ormai sappiamo, uno dei ciclomotori di casa Ghiaroni del periodo di produzione pre-Brooklyn.

La precedente scoperta mi pare possa aggiungere credibilità all'ipotesi che il Surprise fosse in effetti un tubone: punzonare il telaio di un Brooklyn con le sigle di un modello differente, trasferire sul libretto di un Brooklyn l'eventuale omologazione di un modello diverso, ebbene, tutto ciò mi pare possibile solamente nel caso in cui i due ciclomotori fossero davvero veramente molto simili!

È arrivato il momento che tutti stavano aspettando... le nostre ipotesi sono confermate: il Surprise è in effetti il primo tubone della casa Ghiaroni!
Signore e signori... rullo di tamburi... ecco a voi, direttamente dall'Almanacco della rivista La Moto del 1978, il Ghiaroni Surprise:

surprise-almanacco-la-moto-1978

Motore Franco Morini 4M/R, forcella idraulica Spinsi & Franzoni e ammortizzatori posteriori Imca meccanici! Sul tubo, si noti la scritta “Vai Motor”.

Torniamo al discorso relativo alle omologazioni.
È probabile che tutti i Brooklyn anteriori al luglio 1980 riportino sul telaio la punzonatura GES e a librettino la sigla S.
Ora la faccenda si fa più complicata: anche sul mio Brooklyn, immatricolato nei primi mesi del 1982, il cui telaio ha già gli attacchi larghi per T4 e il telaietto posteriore nuovo modello con i fori a più dimensioni, è punzonata la sigla GES prima del numero di telaio sul cannotto di sterzo. Perché? Questa è la mia ipotetica risposta: per smaltire le rimanenze di telai già punzonati e di librettini già compilati del modello Surprise. Infatti, abbiamo visto che proprio con il 1982 il modello Surprise esce di produzione e i conti, in questo modo, sembrerebbero tornare.

Ci si può interrogare inoltre su un fatto piuttosto curioso: ammessa la liberalità omologativa dei nostri Efrem & Son, perché mai doversi confrontare con la burocrazia italiana approntando la nuova omologazione per i modelli con sigla B-2 nel corso dell'anno 1987, quando le vendite dei ciclomotori erano in caduta libera e il mercato ciclomotoristico volgeva ormai al tramonto?

La seconda metà degli anni Ottanta ha visto, in effetti, le maglie della legge italiana stringersi attorno al mondo del ciclomotore. Non solo nel 1986 era stata introdotta la legge riguardo all'obbligatorietà dell'uso del casco per i motociclisti di tutte le età e per i ciclomotoristi fino ai 18 anni, ma come abbiamo visto qui, il 1987 è stato effettivamente un anno di novità circa la legislazione relativa ai ciclomotori. Le case produttrici di motocicli, osservate speciali della legge, consapevoli degli imminenti cambiamenti, corsero un po' ai ripari e cercarono di mettersi in regola il più presto possibile. Non è infatti un caso che la nuova omologazione del Brooklyn sia dell'aprile del 1987 e che nell'ottobre di quell'anno il decreto n. 437 modificasse gli articoli di legge preposti alla regolamentazione delle “verifiche e prove di omologazione degli autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori e rimorchi”!

Ma le coincidenze non sono finite. Abbiamo appurato che sia il telaio del Brooklyn di Paolo e quello di Elio sono stati immatricolati lo stesso giorno, vale a dire il 30 dicembre 1988 e che il loro numero di telaio differisce solamente per qualche decina di numeri. Essendo il telaio di Elio un fondo di magazzino, questo significa che il Brooklyn di Paolo è stato effettivamente uno degli ultimi modelli venduti da casa Ghiaroni successivamente al 1989. Ma la cosa curiosa e la morale di questa situazione è un'altra: sul finire del 1988, tutti i telai presenti nel magazzino di via della Tecnica 600 di Vignola (o, meglio, tutti i corrispondenti librettini, visto che mi pare di aver capito da Elio che la punzonatura del suo telaio sia stata effettuata in loco il giorno dell'acquisto) sono stati immatricolati in blocco, come a salvare in qualche modo una situazione da un pericolo imminente.

E, in effetti, il pericolo imminente c'era e proveniva ancora una volta dalle alte sfere del Ministero dei Trasporti. Infatti, il decreto n. 444 del 24 settembre 1988, entrato in vigore il 04/11/1988, istituisce la famigerata normativa del cambio a tre rapporti per i ciclomotori. Come abbiamo accennato nella relativa discussione, è probabile che il termine ultime per regolarizzare i propri ciclomotori da parte delle case produttrici fosse appunto l'anno 1989 e quindi ecco che tutto acquista un senso: se Ghiaroni non avesse immatricolato i suoi mezzi a quattro marce prima della fine dell'anno, non avrebbe poi potuto più venderli!

Siamo arrivati alla fine di questa ricerca. Sono contento di aver gettato un po' di luce sulle molte, e inevitabili, zone d'ombra che accompagnano la storia di questa storica casa motociclistica italiana. Rimangono comunque alcuni interrogativi, leggende e questioni da risolvere, prima fra tutti quella relativa al rapporto esistito tra il Ghiaroni Sorpresa e il Brooklyn dal 1978 al 1982.
Chiudo quindi la discussione rivolgendomi a tutti voi, appassionati ed eventuali possessori di un Ghiaroni, per risolvere questo e altri intricati enigmi e recuperare un altro pezzo di storia motociclistica italiana!
 
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view post Posted on 28/5/2023, 12:18

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Ghiaroni Surprise ..... motore MO4 ?? :(

pagina Beru spark
2023-05-28_131546
 
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view post Posted on 28/5/2023, 13:22

Pablito Neri

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Morini 4 marce, probabilmente... Non sapevano che sigla usare
 
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Innanzitutto grazie per questa ricostruzione della storia di Ghiaroni, è molto interessante e le tue considerazioni mi sembrano logiche e ben documentate (per quanto possibile, vista la scarsa o nulla disponibilità di informazioni e documenti sui piccoli costruttori di ciclomotori Italiani).

Da ex-possessore di un Ghiaroni Brooklyn, mi si sono riaccesi dei ricordi adolescenziali molto antichi (e quindi non sò quanto affidabili :lol: ) e credo proprio che il mio lentissimo cinquantino fosse un Brooklyn modello 1978, ricordo che era simile a questo :


jpg
(1979)


ma il mio montava gli ammortizzatori meccanici IMCA con copertura cromata (rimanenze del Surprise?) e la marmitta CBA cromata (ma credo senza la griglia paracalore nera, infatti devo averci lasciato attaccato un bel po' di pelle..), inoltre il motore credo non avesse il tampone antivibrazione tra le alette del cilindro (ma di questo non sono sicuro) a completare il tutto c'era una coppia di manopole sagomate per le dita (credo realizzate in bakelite, visto che le ricordo ancora durissime :P ) ma per il resto era uguale a parte la verniciatura rossa
 
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view post Posted on 28/5/2023, 18:49
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IT'S NOT THE AGE, IT’S THE ATTITUDE.

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Ma Che spettacolo di lavoro hai fatto, :woot: ma grazie a te e complimentoni davvero. Mi sono bevuto questa lettura nel pieno del pomeriggio oggi e sono davvero contento che tu abbia deciso di condividere questa ricerca storica, tecnica e davvero certosina qui con noi.

Ne beneficerà tutto il forum. (Oltre che il mio Brooklyn ;) ) Grande davvero.
 
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view post Posted on 28/5/2023, 19:08

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CITAZIONE (Löwenheim @ 28/5/2023, 12:56) 
ghiaroni-logo

Nei mesi scorsi, a seguito della visione – con conseguente infatuazione – di un Ghiaroni Brooklyn un po' malridotto, mi sono dedicato alla ricerca di informazioni su questo tubone. Grazie alla documentazione presente sul nostro forum e ad altre risorse presenti sul Web, cercando di collocare cronologicamente il modello da me visionato fra i suoi predecessori e i suoi successori, mi ero accorto che il materiale via via acquisito poteva essere usato per tratteggiare a grandi linee una piccola storia della produzione ciclomotori della Ciclotecnica Ghiaroni di Vignola. Ma siccome il pressapoco proprio non mi piace, ho deciso di approfondire la questione e documentarmi in maniera più accurata per scrivere una vera e propria storia della Ghiaroni, un po' sulla falsariga della storia della Negrini, che vi invito a leggere in questa bella discussione aperta da Davide MT53.

È stata una ricerca lunga, a tratti faticosa, basata – purtroppo – solamente su materiale documentario recuperato dalle riviste dell'epoca. Dico purtroppo perché Ghiaroni è tuttora attiva sul mercato come produttrice di biciclette (ed è bello sapere che alcune di queste storiche vecchie aziende esistono ancora, mostrando una capacità di innovazione e di stare al passo con i tempi non comuni), ma, nonostante le mie insistite richieste, non ho mai (almeno per il momento) avuto la possibilità di confrontarmi direttamente con loro riguardo alla produzione ciclomotoristica. Spero che un domani qualcuno in Ghiaroni leggerà questa storia e, magari, deciderà di contribuire consegnando materiale documentario o semplicemente fugando qualche dubbio o confermando delle ipotesi. Ciononostante sono abbastanza soddisfatto di quello che ne è venuto fuori e sono felice di condividere con voi il frutto delle mie ricerche e delle mie riflessioni.

Vista la lunghezza della ricerca, per motivi di leggibilità essa verrà suddivisa in vari post consequenziali, ognuno riguardante una parte dell'indagine o una sezione della storia della Ghiaroni, in modo tale che si possa sia leggere tutta la storia per intero, sia, per così dire, a puntate. A ciascuna sezione/post potrete inoltre accedere cliccando sui relativi link qui di seguito che vanno a formare una sorta di indice della ricerca.

Indice:
1) Brevi storie della Ghiaroni: l'Enciclopedia della moto e le altre risorse del Web
2) La produzione pre-Brooklyn: dal 1969 al 1977
3) La produzione post-Brooklyn: dal 1978 al 1981
4) La produzione post-Brooklyn: dal 1982 al 1985
5) La produzione post-Brooklyn: dal 1986 al 1992
6) La questione delle omologazioni

Infine, prima di cominciare vorrei ringraziare Elio sambe., gli altri membri dello staff del nostro forum e Franco Francone69 per l'aiuto e i consigli ricevuti, ma soprattutto, Paolo FIFTYMANIA per le preziose informazioni che mi ha fornito, per le brillanti soluzioni interpretative che mi ha proposto e per le piacevoli chiacchierate fatte insieme.

Lavoro di ricerca sopraffino, tanto di cappello davvero, soprattutto con così poca documentazione a disposizione e su un marchio misconosciuto... Bravo davvero!!!
 
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view post Posted on 28/5/2023, 20:07
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VERY OUTDATED TECHNOLOGY

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Lavoro superiore a tanti articoli della stampa specializzata.
Chapeau! :1mo:
L'ho inserito nel listone ;) https://mondo50cc.forumfree.it/?t=53617815
 
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view post Posted on 28/5/2023, 21:30
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Grazie mille ragazzi! Sono contento che il lavoro sia apprezzato! Certo, rimane una lettura impegnativa ma, credo, di sicuro interesse per gli appassionati del marchio e quindi mi fa piacere se possa, in qualche modo, essere d'aiuto a qualcuno :)


CITAZIONE (Tecnovillano71 @ 28/5/2023, 14:47) 
Da ex-possessore di un Ghiaroni Brooklyn, mi si sono riaccesi dei ricordi adolescenziali molto antichi (e quindi non sò quanto affidabili :lol: ) e credo proprio che il mio lentissimo cinquantino fosse un Brooklyn modello 1978 [...]
il mio montava gli ammortizzatori meccanici IMCA con copertura cromata (rimanenze del Surprise?) e la marmitta CBA cromata (ma credo senza la griglia paracalore nera, infatti devo averci lasciato attaccato un bel po' di pelle..), inoltre il motore credo non avesse il tampone antivibrazione tra le alette del cilindro (ma di questo non sono sicuro) a completare il tutto c'era una coppia di manopole sagomate per le dita (credo realizzate in bakelite, visto che le ricordo ancora durissime :P ) ma per il resto era uguale a parte la verniciatura rossa

Grazie Gianluca per questa testimonianza! Potrebbe trattarsi davvero del modello 1978: gli Imca con la copertura cromata in quell'anno erano montati davvero su moltissimi tuboni "economici" e la linea di continuità Surprise-Brooklyn andrebbe inoltre a confermare i tuoi ricordi :ok:
 
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view post Posted on 29/5/2023, 07:06
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Per completezza, il telaio era proprio come quello della foto, con i 3 fori attacco ammortizzatore e il codino che puntava in alto ma senza la lamierina dietro con i 3 fori aggiuntivi.

Credo avesse anche il doppio carter paracatena, ma di questo sono meno sicuro.
Purtroppo non è sopravvissuta nessuna immagine :( Per la tribù dei tecnovillani anni 80 le foto erano un lusso inconcepibile :lol:
 
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19 replies since 28/5/2023, 11:55   468 views
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