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| Il biglietto costa 15, il tempo passa e se costava 10 dieci anni fa... Come "prima" di una nuova organizzazione non la boccerei: quando le cose sono avviate è un conto, quando si reinizia è tutto un altro paio di maniche. Ricordiamo anche che si trattava di bici e moto, non c'erano le auto come invece ai vari precedenti Saloni d'Inverno. Come spazi, avevano occupato tutti i padiglioni; c'era del largo, ma tutto era più spaziato. Il problema è un altro: il generale ridimensionamento. Crisi varie e Covid hanno tolto dalle tasche quel margine per dedicarsi a questo genere di passatempi. In più, c'è la sempre crescente difficoltà a portare in strada questi mezzi, con la consapevolezza che in futuro tale difficoltà è destinata ad aumentare. Quando sul megacamion itinerante di Mauro Pascoli, istituzione Vespa, vedi campeggiare a caratteri cubitali "dopo 45 anni cedesi attività" beh, si capisce che i tempi stanno cambiando. Ho visto anche io che c'era del chiaro, ma non me la sento proprio di tirare la croce addosso a chi ha provato, dopo tre anni di nulla assoluto a Ferrara, a mettere in piedi questo evento.
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